I giorni pasquali alla Casa della Carità, CASA - FAMIGLIA dei Camilliani ad Acireale (CT), si sono svolti, come in tante famiglie nel segno dell’ordinarietà, diversamente da quanto accade in occasione delle festività in cui la comunità si riunisce con gli altri ospiti della Casa della Speranza o con i Religiosi camilliani o con i volontari.
Quest’anno la Pasqua è stata vissuta, in ottemperanza alle norme vigenti, nel chiuso della stessa Casa della Carità che almeno gode, a differenza di tante altre abitazioni familiari, di larghi spazi all’aperto dove potere godere del tepore del sole e dell’ossigeno della campagna. La Provvidenza, la volontaria numero 1, è stata sempre presente sia per quanto riguarda le derrate alimentari attraverso benefattori privati, sia per due ospiti che in meno di due mesi hanno lasciato la Casa della Carità per affittare in autonomia una propria casa.Anche se l’assenza dei volontari si fa sentire, con l’aiuto dei due operatori, che ogni giorno sono presenti al fianco degli ospiti, si è cercato di trascorrere il tempo libero per alleggerire per quanto è possibile il peso di questi giorni.
Quest’anno la Pasqua è stata vissuta, in ottemperanza alle norme vigenti, nel chiuso della stessa Casa della Carità che almeno gode, a differenza di tante altre abitazioni familiari, di larghi spazi all’aperto dove potere godere del tepore del sole e dell’ossigeno della campagna. La Provvidenza, la volontaria numero 1, è stata sempre presente sia per quanto riguarda le derrate alimentari attraverso benefattori privati, sia per due ospiti che in meno di due mesi hanno lasciato la Casa della Carità per affittare in autonomia una propria casa.Anche se l’assenza dei volontari si fa sentire, con l’aiuto dei due operatori, che ogni giorno sono presenti al fianco degli ospiti, si è cercato di trascorrere il tempo libero per alleggerire per quanto è possibile il peso di questi giorni.