Il Confratello P. Antonio Puca ci fa giungere questo suo messaggio che condividiamo
Anche se distante dai Confratelli ho potuto seguire le notizie attraverso i comunicati.
> Ricavo dal libro della Cronaca della Casa le mie.
> Ho vissuto questi giorni nel silenzio, nella preghiera e nella meditazione.
> Ho celebrato privatamente. Ho seguito le Celebrazioni del Papa online. Ho comunicato con amici attraverso i mezzi della tecnologia. Ho riposato e ho seguito tutte le notizie dolorose sui contagi e sulle morti. Non ho potuto visitare gli ammalati, perché i comunicati della Curia consentivano ai soli Parroci l'assistenza ai moribondi in articulo mortis. Potete immaginare quale mortificazione per un Camilliano con il voto di assistere gli ammalati anche con pericolo di vita, dopo 36 anni di servizio ospedaliero e altri a domicilio. Per di più in una Chiesa, dove abbiamo restaurato recentemente la Cappellina di S. Camillo e dove sono sepolti i nostri Martiri della Carità, in primis il Servo di Dio Pietro Suardi. Le rimostranze non servono. L'obbedienza, ci hanno insegnato, vale più di ogni altra cosa.
> Per grazia si è aperto uno spiraglio e più che spiraglio con l'anniversario della mia Ordinazione. Il 28 marzo ho celebrato privatamente il mio 49 anniversario di Ordinazione Sacerdotale, ma con una notizia che mi ha aperto il cuore. Un vicino mi chiede se non sia possibile celebrare la Messa anche se privatamente, con la possibilità di essere seguita attraverso un altoparlante procurato da loro stessi. Dico immediatamente si. E il giorno seguente è un Avvenimento. Persone che durante i mesi precedenti per via della movida e altri interessi, non erano mai entrati in Chiesa, tranne un paio, erano tutti affacciati ai balconi e alle finestre per seguire la Messa. All'ingresso l'inizio e la fine della Liturgia. Il resto all'Interno, come previsto dalle disposizioni. Alla benedizione e al saluto finale uno scroscio di applausi e di arrivederci (vedi foto).
> Il giorno seguente collegamento su Instagram con S. Paulo del Brasile con gli amici Cleuza e Marcos Zerbini dell'Associazione dei trabalhadores sem terra per raccontare la situazione della pandemia in Italia e condividere l'esperienza della fede comune.
> La Domenica delle Palme e il Giovedì Santo celebro privatamente mentre la gente segue dal video la Messa e l'omelia del Papa.
> Il Venerdì Santo, sempre su richiesta dei vicini, celebriamo la Via Crucis. Stessa partecipazione di popolo. Ma dobbiamo fermarci alla 12a stazione, la morte di Cristo in Croce, per via di alcuni passanti che si fermano nella piazzetta antistante (vedi video). Invito tutti a seguire la Via Crucis della sera con il Papa e l'eco di quella Celebrazione è nota a tutti.
> Sabato santo di preghiera e silenzio personale.
> Domenica di Pasqua celebrazione in forma privata. Ma, vestito di paramenti dorati simili alla tenda dell'ingresso per coprire le brutture del cancello, un saluto e un augurio alla gente arriva lo stesso (vedi foto). Così pure una benedizione alle palme e all'acqua che qualcuno mostra da lontano. È un nuovo inizio? Lo speriamo. Il pranzo pasquale, anche se consumato da solo, è ricco quasi come le tavole che avete mostrato in video.
> Lunedì in Albis niente gita fuori porta, ma lotta ai colombi che per anni hanno imbrattato l'entrata della Chiesa (vedi foto).
> La Resurrezione di Cristo è anche la nostra. Giungono notizie buone non solo per il nostro paese, ma anche di nostri amici che recuperano la salute seriamente compromessa. Continuiamo a pregare e a sostenerci reciprocamente.
> P. Antonio Puca
P.S.: La Chiesa resta aperta ogni giorno dalle ore 10:00 alle ore 12:00 per favorire momenti di preghiera personale e la confessione sacramentale.
Anche se distante dai Confratelli ho potuto seguire le notizie attraverso i comunicati.
> Ricavo dal libro della Cronaca della Casa le mie.
> Ho vissuto questi giorni nel silenzio, nella preghiera e nella meditazione.
> Ho celebrato privatamente. Ho seguito le Celebrazioni del Papa online. Ho comunicato con amici attraverso i mezzi della tecnologia. Ho riposato e ho seguito tutte le notizie dolorose sui contagi e sulle morti. Non ho potuto visitare gli ammalati, perché i comunicati della Curia consentivano ai soli Parroci l'assistenza ai moribondi in articulo mortis. Potete immaginare quale mortificazione per un Camilliano con il voto di assistere gli ammalati anche con pericolo di vita, dopo 36 anni di servizio ospedaliero e altri a domicilio. Per di più in una Chiesa, dove abbiamo restaurato recentemente la Cappellina di S. Camillo e dove sono sepolti i nostri Martiri della Carità, in primis il Servo di Dio Pietro Suardi. Le rimostranze non servono. L'obbedienza, ci hanno insegnato, vale più di ogni altra cosa.
> Per grazia si è aperto uno spiraglio e più che spiraglio con l'anniversario della mia Ordinazione. Il 28 marzo ho celebrato privatamente il mio 49 anniversario di Ordinazione Sacerdotale, ma con una notizia che mi ha aperto il cuore. Un vicino mi chiede se non sia possibile celebrare la Messa anche se privatamente, con la possibilità di essere seguita attraverso un altoparlante procurato da loro stessi. Dico immediatamente si. E il giorno seguente è un Avvenimento. Persone che durante i mesi precedenti per via della movida e altri interessi, non erano mai entrati in Chiesa, tranne un paio, erano tutti affacciati ai balconi e alle finestre per seguire la Messa. All'ingresso l'inizio e la fine della Liturgia. Il resto all'Interno, come previsto dalle disposizioni. Alla benedizione e al saluto finale uno scroscio di applausi e di arrivederci (vedi foto).
> Il giorno seguente collegamento su Instagram con S. Paulo del Brasile con gli amici Cleuza e Marcos Zerbini dell'Associazione dei trabalhadores sem terra per raccontare la situazione della pandemia in Italia e condividere l'esperienza della fede comune.
> La Domenica delle Palme e il Giovedì Santo celebro privatamente mentre la gente segue dal video la Messa e l'omelia del Papa.
> Il Venerdì Santo, sempre su richiesta dei vicini, celebriamo la Via Crucis. Stessa partecipazione di popolo. Ma dobbiamo fermarci alla 12a stazione, la morte di Cristo in Croce, per via di alcuni passanti che si fermano nella piazzetta antistante (vedi video). Invito tutti a seguire la Via Crucis della sera con il Papa e l'eco di quella Celebrazione è nota a tutti.
> Sabato santo di preghiera e silenzio personale.
> Domenica di Pasqua celebrazione in forma privata. Ma, vestito di paramenti dorati simili alla tenda dell'ingresso per coprire le brutture del cancello, un saluto e un augurio alla gente arriva lo stesso (vedi foto). Così pure una benedizione alle palme e all'acqua che qualcuno mostra da lontano. È un nuovo inizio? Lo speriamo. Il pranzo pasquale, anche se consumato da solo, è ricco quasi come le tavole che avete mostrato in video.
> Lunedì in Albis niente gita fuori porta, ma lotta ai colombi che per anni hanno imbrattato l'entrata della Chiesa (vedi foto).
> La Resurrezione di Cristo è anche la nostra. Giungono notizie buone non solo per il nostro paese, ma anche di nostri amici che recuperano la salute seriamente compromessa. Continuiamo a pregare e a sostenerci reciprocamente.
> P. Antonio Puca
P.S.: La Chiesa resta aperta ogni giorno dalle ore 10:00 alle ore 12:00 per favorire momenti di preghiera personale e la confessione sacramentale.