Incontro con fratel Carlo Mangione “Corso Operatore Socio Sanitario” Coop Cultura e Valori, Verona



Risonanze dell’incontro con Fratel Carlo:

L'incontro di oggi è stato particolarmente interessante e impegnativo. Le frasi che maggiormente mi hanno colpito sono state: 1. Ascoltare ciò che non dico" atteggiamento di grande capacità di ascolto e di umiltà che porta all'accoglienza sincera senza pregiudizi 2. la dimensione dell'amore gratuito che può portare al perdono a riconoscere sempre e comunque l'altro come un dono. Questa è una dimensione che da senso e pienezza al vivere. Grazie.

Come anche altre mie compagne, sono rimasta affascinata dal concetto di “per chi lavori”, anche durante il colloquio verbale fatto con la cooperativa all’inizio di questo corso ci hanno sempre chiesto il “perchè” della nostra decisione, e devo dire che durante il percorso fatto ci ho pensato molto spesso, sono cambiate molte cose da allora devo ammettere, mi sento cresciuta, migliorata e non è una frase fatta ne scontata. Ma il concetto di lavorare per (ed aggiungerei con) qualcuno è ancora più forte, si sottolinea il fatto che si lavora con persone e questo mai dobbiamo dimenticarcelo. Credo che davvero mi attaccherò questa frase sopra l’armadietto del lavoro, così ogni mattina me lo ricorderò: Ascolta ciò che non dico. Bellissima preghiera laica suggerita da Fratel Carlo.

Dell'incontro di oggi mi ha colpito molto come è riuscito ad integrare la parola ACCOGLIENZA in questo ambito lavorativo anche perché saper accogliere non è semplice ed il coraggio che mi ha trasmesso nel perdonare e nell' accogliere ciò che è una persona nel suo essere mi ha colpito molto. Mi è rimasto molto impresso anche il discorso che ha fatto sull'ascolto, pensiero che non mi è mai capitato di porre attenzione, il fatto di ascoltare un bisogno non espresso o semplicemente ascoltare ciò che una persona non dice, non in ambito medico, ma a livello di persona, persone che ci stanno accanto tutti o giorni. Forse perché è da poco che la gente ha iniziato ad ascoltare ciò che non dico e non sono mai stata abituata per cui faccio ancora fatica a capire cosa mi sta dicendo una persona al mio fianco, mi riesce bene con persone che non conosco, ma forse perché come è stato detto a volte diamo per scontato chi ci sta vicino. Da oggi guarderò con o chi diversi il mondo che mi circonda cercando e provando a non giudicare prima di conoscere e di ascoltare prima i silenzi e poi le parole. Sono rimasta davvero colpita dalla sua storia e soprattutto dal suo coraggio.

Dall’incontro di oggi ho riflettuto tanto su quanto sia importante rimanere umili e prima di predicare, tutto ciò che viene prima è il fare concretamente. Ho riflettuto inoltre sul fatto che ciò che può spingere a evolversi come persona non è altro che la fede, ma la fede verso noi stessi, la fiducia che NOI riponiamo sulle nostre potenzialità e sulla voglia di diventare persone migliori.

La cosa che più mi ha spiazzato dell’incontro odierno con Fratel Carlo riguarda la vicenda dell’omicidio. Non tanto per il fatto in sé (seppur ovviamente estremamente grave da analizzare e metabolizzare) quanto per il fatto che Carlo abbia comunque voluto un confronto con il suo “secondo fratello”. É evidente quanto questo gesto risulti profondo e per nulla scontato. Io, per esempio, non avrei avuto il coraggio di cercare questo confronto dopo un fatto così grave e questo mi fa riflettere sulla mia persona, su quale sia un modo alternativo (e probabilmente migliore) di vivere, proiettando questo pensiero anche sulle complicazioni, grandi o piccole che siano, che incontrerò in questa professione e non solo.

gratuità il non giudizio e il perdono

Buongiorno! Ringrazio a lei professore,che a fatto possibile conoscere e ascoltate fratel Carlo.Spero solo che nel mondo ci siano tanti come voi,umani,determinati e dedicati al vostro prossimo.Vi auguro il meglio!


 In merito all incontro di oggi non avevo particolari aspettative, ma immaginavo avremmo trattato e toccato temi delicati e profondi.

Fratel Carlo mi ha colpito Per la grandissima umiltà, l'assenza di giudizio anche davanti a tematiche che trattate da un uomo di chiesa non ci si aspetta.

È tornato il tema della Gratuità e di quanto sia effettivamente più facile praticarla con "estranei"piuttosto che con i nostri affetti.

Sento molto il tema del Donarsi che è poi il fulcro del nostro lavoro.. Anche un merito al compito assegnato per mercoledì.. Donare una parte di noi stessi a qualcuno che non conosciamo senza aspettative e consapevoli che potremmo non essere neanche ringraziati.

Capire perCHI facciamo, o desideriamo fare, questo lavoro e non perCHE' fa effettivamente un enorme differenza.

L'assenza di pregiudizio..

Tanti spunti di riflessione... Come sempre sono molto grata di avere la possibilità di guardarmi dentro e potermi migliorare.

Grazie

Dell'intervento di oggi a cui ho avuto la fortuna di partecipare mi sono portata a casa che Fratel Carlo ha parlato del suo ruolo da direttore come incidente di percorso, mi immagino che ne parli così perché sa che può dare ancora molto e sa che per sentirsi realizzato può fare ancora di più. Lui non parla di persone con patologie e non le categorizza ma le chiama ''persone che sono rimaste indietro'' con questa affermazione secondo il mio pensiero non si sentono esposte al giudizio e vengono ''normalizzate''. Ho capito che per fare del bene secondo la tua idea di benessere devi metterti contro molte persone perché hai chiaro il PER CHI lo fai e non il PERCHÉ, anche se è comunque importante. Ho apprezzato che non desse mai nomi denigratori ai tipi di persone a cui faceva esempio come ''senza fissa dimora''al posto di barboni o senzatetto, dava la giusta importanza all'etimologia delle parole e solo una persona che sa e ha visto tanto fa caso a queste sottigliezze. Mi ha fatto riflettere che sebbene adesso di servizi sociali assistenziali se ne stiano sviluppando e sono presenti nel territorio dividendosi in base ai bisogni lui ne abbia dovuto istituire uno (pronto soccorso solidale) perché nell'emergenza non vi sia preoccupazione di dove andare per poter trovare la salvezza. È rimasta impressa la frase ''ascolta ciò che non dicono'' che non riesce a fare nessuno e che è quasi un superpotere che solo poche rare persone sanno affinare. Infine ciò che questo gruppo di parole ''servi del malato'' mi ha trasmesso mi ha spaventata, perché si chi ha la malattia non lo ha scelto ma noi nel non giudizio siamo lì per esaudire ogni sua richiesta e quindi al posto di operatori siamo realizzatori di bisogni e sogni altrui e questo ha una responsabilità tremenda.

P.S ammetto di non essermi accorta oggi di aver imparato così tanto.

Da persona non religiosa ho apprezzato molto l’incontro di oggi perché ha usato un modo di parlare completamente diverso da un “classico” Frate. Avevo il timore di trovarmi davanti una lezione di religione ma ho trovato tutt’altro. Ho apprezzato l’accoglienza e l’apertura mentale verso un transessuale degli anni ‘90, soprattutto i ‘90 meridionali. Penso che se avessero tutti il suo modo di ragionare non avremmo tutti i problemi che abbiamo ancora oggi.

L'incontro di oggi mi ha fatto riflettere sul lavorare al mio comportamento con la mia famiglia, come ha detto frate Carlo, in famiglia si dà tutto per scontato invece non è così. Se si riesce a stare bene insieme ai propri cari si riesce a prendersi cura meglio degli altri.

Mi è piaciuta molto la sua modestia e la sua determinazione nel fare le cose. Ringrazio frate Carlo per avermi aperto gli occhi. Mi ha fatto veramente piacere ascoltarlo.

Quello che più mi ha colpito dell'incontro di oggi è stata l’umiltà con cui ha raccontato la sua vita Fratel Carlo, il quale nonostante il suo importante ruolo da direttore generale è riuscito a ritagliarsi del tempo per noi. È stato veramente stimolante e penso che da lui si possa imparare molto.


 La testimonianza e l'incontro di oggi è stata per me un'occasione per amettere i miei pregiudizi e con piacevole sorpresa scoprire una persona che con estrema umiltà e semplicità, con il suo bagaglio di valori che lo hanno accompagnato nelle sue scelte (a costo di andare contro corrente) ha dedicato la sua vita ai più fragili non solo limitandosi ad aiutarli ma traendo da essi grandi e preziosi insegnamenti...per me sarà un altro esempio da seguire nel mio cammino nella vita di tutti giorni.

Mi ha colpito il fatto che già a 18 anni ha voluto dedicarsi così al prossimo di deve essere una persona davvero buona, e anche il come ha gestito l’incidente dei suoi due fratelli non è una cosa che si vede tutti i giorni, chi sa cosa avrei fatto io.

L'incontro di oggi per me è stato molto interessante e suggestivo. La cosa che più mi ha colpito e stata la sua "serenità" nel raccontare momenti difficili e la capacità di superali.

Credo che ogni posto in cui c'è bisogno di CURA, di aiuto, di qualcuno, ci dovrebbe essere un uomo come Fratel Carlo. Credo che sia un percorso interiore che bisogna fare, al di là del proprio credo...che ti porta ad abbracciare quei valori che ti permetteranno di agire nella gratuità.

incontro molto interessante e stimolante...la tenacia...l'amore per il prossimo...la fede...che qualità forti...quella croce sul petto poi....mi ha suggerito l'idea cavalleresca e nobile della difesa...in senso ampio...dei deboli...e per questo mi ha davvero coinvolto. Grazie per queste perle rare.

sono rimasta molto colpita dalla grandezza, l'umiltà e la bontà di questa persona e lo ringrazio perché mi ha portato a riflettere e pormi delle domande su me stessa e la mia vita.

dietro al bisogno, c'è la persona: dobbiamo sì soddisfare i bisogni primari, ma è importante accogliere la persona e per farlo è necessario svuotarsi di se stessi, accettarla per ciò che è ed aiutarla con le nostre capacità. perché vuoi fare...? per chi vuoi fare....?la gratuità si raggiunge con l'allenamento e la prima palestra sono i nostri ambienti: è difficile conquistare la libertà del cuore con le persone che ci sono più vicine, perché è la categoria scontata.

per quanto mi riguarda è stato molto interessante ascoltare le sue parole, non solo perché direttore generale di un ospedale, ma a livello umano mi ha colpito molto come persona.

Se io fossi seduto al posto tuo e tu al posto mio.

Ho trovato l'intervento di oggi molto bello e profondo, mi è piaciuta particolarmente la sua idea di "disubbidienza civile" del fare tutto possibile senza avere in cambio nulla. So che le parole che ho ascoltato oggi mi aiuteranno molto in questa professione.

Commenti