“Non più mondo! Non più mondo!”
448 anni della conversione di San
Camillo de Lellis
I giorni dal 2 al 5
febbraio sono stati giorni intensi per i Religiosi Camilliani della Provincia
Siculo-Napoletana per commemorare il 448º anniversario della conversione di San
Camillo de Lellis, avvenuta tra Manfredonia e San Giovanni Rotondo il 2 febbraio
1575.
Proprio la terra
garganica, dove i religiosi sono presenti in provincia di Foggia nelle frazioni
di Macchia di Monte Sant’Angelo e Borgo Mezzanone, ha visto diverse iniziative
in questi giorni volte a far risplendere la bellezza e l’esempio della luminosa
figura del gigante della Carità.
Il programma delle
celebrazioni si è aperto il 2 febbraio con la celebrazione eucaristica
presso la parrocchia Sant’Onofrio di San Giovanni Rotondo, dove è custodita una
reliquia del Santo, donata anni fa dai Camilliani. Una celebrazione che ha
visto l’affluire di numerosi fedeli, con l’accoglienza calorosa del parroco don
Pantaleo Abbasciá. La Santa Messa è stata presieduta dal camilliano P. Rosario
Messina, accompagnato dagli altri confratelli della comunità di Macchia, padre
Pietro Petrosillo e Fratel Mariano Pio Servadei.
Parrocchia Sant’Onofrio di San Giovanni Rotondo
Cimitero di Manfredonia
Adorazione a Macchia
Sabato 4 febbraio
ha raggiunto la comunità di Macchia il Superiore Generale dei Camilliani Padre
Pedro Celso Tramontin e il Vicario Generale Padre Gianfranco Lunardon. Nel
pomeriggio, alle ore 15,30, presso il museo storico dei Pompieri di
Manfredonia, alla presenza degli stessi, di Sua Ecc. Mons. Franco Moscone,
Vescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, e di numerose autorità
civili, è stata inaugurata e benedetta una statua di San Camillo donata dai
religiosi, per far risaltare la figura del Santo quale patrono della sanità
Militare. Alle ore 18,00, presso la parrocchia San Camillo di Manfredonia, il
Superiore Generale ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Museo dei Pompieri
Domenica 5 febbraio è stato il cuore delle celebrazioni di questi giorni. In mattinata ci si è radunati presso l’ara della Valle dell’Inferno, luogo della conversione del Santo. Sono giunti anche pellegrini da Bucchianico, accompagnati dal rettore del Santuario Padre Germano Santone, assieme al sindaco della stessa città e al sindaco di San Giovanni Rotondo. Si è vissuto un momento di preghiera e di commemorazione della conversione, nonostante il vento e il gelo pungente.
Alle ore 11,30 ci si è
portati presso il santuario Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo
per le celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Sua Ecc. Mons. Franco
Moscone. Durante la S.Messa, trasmessa in diretta su TelePadrePio, il Vescovo
ha istituito accolito il professo temporaneo Fratel Mariano Pio Servadei. Al
termine della celebrazione, portandosi in processione presso il mosaico di San
Camillo presente in santuario, si è vissuto un momento di affidamento di tutti
i malati all’intercessione del Santo.
Sono stati, dunque,
giorni ricchi di spiritualità camilliana. Per la prima volta si è deciso di
estendere la commemorazione della conversione di San Camillo a più giorni, non
soltanto il 2 febbraio. Un’intuizione “profetica”, in vista del cammino di
preparazione al 2025, anno giubilare camilliano in occasione dei 450 anni di
quell’evento che ha fatto dell’uomo Camillo il Santo della Misericordia verso
gli infermi.
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