Messaggio augurale del superiore provinciale dei camilliani del Sud Italia Fratel Carlo Mangione

A fr. Alessandro Carmelo La Rosa in occasione della professione solenne


 Auguri, Alessandro, Per sempre!

Professione Solenne  nell’ Ordine dei Ministri degli Infermi 

27 Gennaio 2024 - Basilica Cattedrale di Acireale

 

“Mosso dallo Spirito, ho creduto alla carità di Dio; abbraccio il carisma di misericordia verso gli infermi…per questo io Alessandro…professo e prometto a Dio di servire in perpetuo gli infermi, anche con pericolo di vita…fratelli vi prego di aiutarmi…”

Queste parole del rituale, carissimo Alessandro, sono uscite dalla tua bocca e ne sono certo, ancora più vibranti, dal tuo cuore: servire Dio, presente nei malati in perpetuo, cioè per sempre. Queste parole di univoco valore e bellezza, si trasformano in realtà: diventi, oggi, infatti servo per sempre del Signore che è presente nei malati, nei sofferenti e nei poveri.

Da sempre il Signore ti ha amato e per sempre, stasera, gli stai dichiarando amore eterno. Per sempre, come figlio di San Camillo. Non un amore generico né tantomeno simbolico, ma concreto: per sempre a Lui, per sempre ai malati, per sempre in questa famiglia religiosa dei servi degli Infermi. E ricordati, per sempre, di questo impegno! Quando a volte la stanchezza può tentarti, quando la vita comunitaria ti può apparire limitante, quando il ministero può sembrare una routine, allora ricordati della gioia di questa sera, della purezza del tuo cuore in questo momento, della Grazia abbondante che hai ricevuto in tutti questi anni di discernimento.

E ricordati che San Camillo ha avuto nella sua vita tre punti fermi: il Crocifisso, l’Eucarestia e la Madonna. Gli stessi che dovrai avere tu, caro Alessandro, a cui stasera vorrei aggiungere,  consegnandoti, l’ immagine del volto di tanti confratelli e consorelle anziani. Si Alessandro, guardalicontempla le loro rughe, osserva i loro passi incerti che dicono… PER SEMPRE. Sono rimasti fedeli nonostante le fragilità umane, proprie e altrui, nonostante i tanti superiori, belli e buoni o meno belli e meno buoni.  Questi volti invecchiati e rugosi ti siano di incoraggiamento e ti riconducano ad una sola verità: è possibile essere fedeli a Lui, per sempre!!!

Grazie Alessandro per la tua vita donata, grazie per aver lasciato il lavoro, la tua famiglia, la passione per il teatro. Grazie, perché offrendoti al Signore e a San Camillo, questa sera stai gridando al mondo intero che Gesù presente nei malati e nei poveri è la tua vera ricchezza, il tuo grande tesoro. Ti auguro di vivere ogni attimo della tua vita di un amore grande e morire da camilliano, gioioso ed entusiasta di questa vocazione, contento dei fratelli che il Signore pone sul tuo cammino e che sono pronti ad ascoltare la tua richiesta che hai espresso nella formula della professionefratelli vi prego di aiutarmi!

Desidero ringraziare i tuoi formatori e tutte le persone che ti hanno accompagnato in questi anni. Penso che ognuno di loro sia stato segno e strumento della presenza di Dio nella tua vita e abbia contribuito in maniera determinante affinchè il Suo progetto si portasse a compimento.

Grazie ai tuoi genitori, che ti hanno donato la vita, e ti hanno educato, con semplicità e genuinità, ai valori umani e cristiani. Ma stasera un grazie speciale e un augurio grande va a mamma Angela, tua mamma, che riceve come regalo per i suoi 70 anni, che compie proprio oggi, il dono di un figlio camilliano.

Dulcis In fundo, desidero dire un grazie affettuoso e grato a te Eccellenza, vescovo Paolo Urso, che per noi camilliani sei semplicemente don Paolo.  La tua vita tante volte e in diversi modi ti ha portato ad incrociare San Camillo e i suoi figli. E sempre abbiamo percepito la tua vicinanza, qui in Italia come, all’inizio della missione, in Benin. Averti qui stasera, tra noi, è veramente una grande, grandissima gioia che ci fa sentire, insieme a te, e a questa comunità parrocchiale guidata da Don Mario che ringraziouna grande e bella famiglia.

Grazie Gesù, grazie San Camillo…, fate sentire al cuore di tanti giovani la gioia della chiamata per il Regno affinchè tanti malati e sofferenti siano curati, guariti e consolati.

La Vergine Maria, Madonna della Salute che ogni anno il due febbraio, per antica tradizione celebriamo nella chiesa di San Camillo, ci  doni la salute del corpo e dello spirito per essere strumenti di amore. Di un amore che si fa servizio e donazionegioiosa

Auguri Alessandro, auguri per sempre!  Amen



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